La Nuova Scena – Nostalgia o cambiamento ?

La nuova scena Americana /Inglese sembrerebbe arrivata a una specie di “ritorno” a quella ondata pop punk e emo pop che si è diffusa negli Stati Uniti e in Inghilterra tra la fine degli anni ‘90 e inizio anni 2000.
Nell’ultimo episodio della stagione di Spinnit (Ep. 38 per l’esattezza), si è parlato a lungo con il grande Deiv Agazzi del panorama musicale contemporaneo e di come il sistema stia scongiurando i vecchi mezzi. Producendo sempre più musica, per tenere vivi gli stream e le visualizzazioni gli stili e i flussi artistici ritornano, cambiano, o spariscono per sempre.
In Italia, vediamo ancora la trap avere la meglio, genere che è venuto nel nostro paese dall’America principalmente. A questo proposito, anche nella puntata ci si è chiesti cosa ci sia in questo momento in America, dato che la trap sembra ormai bella che passata.
In questo periodo (che potrebbe scadere da un momento all’altro), ciò che sembra essersi sviluppato è il ritorno di sonorità molto vicine al pop punk e all’emo- pop o rock.
Anche per chi non è stato il genere preferito, credo che ognuno di noi ha sentito anche in maniera molto distratta qualche brano di Avril Lavigne, Blink 182, Paramore.
Questi tre nomi, non sono stati citati a caso, perché è proprio a queste influenze che la nuova generazione di artisti sembra rifarsi. Gli appena citati sono solo alcuni, perché delle radici più profonde le possiamo trovare nei Green Day, Weezer, Jimmy Eat World e Sum 41.
Uno dei primi segnali di questo avvicinamento c’è stato nel 2019, quando uscì il brano I think I’m Okay di Yungblud e Machine Gun Kelly con la collaborazione del veterano di questa scena : Travis Barker. La voce tagliente di Yungblud sembrò fondersi perfettamente con quella di MGK, che prima di quel momento aveva fatto degli esperimenti brevi con la sua voce, in tracce che però erano tutt’altro che rock, o pop.
Da quel momento c’è stata la sua totale conversione a questo genere da un background piuttosto rap/ hip-hop. Conoscendo il suo “vecchio” percorso, non ho trovato strano questo cambio di rotta. Anzi, ho trovato che fosse più in linea con una personalità che già faceva parte di lui. Ed è bello vedere gli artisti ritrovarsi in un qualcosa che li rispecchiano di più. Dico questo perché fu molto criticato, accusato quasi di aver finto fino a quel momento, ma è stato un cambiamento di crescita e non di convenienza. Per chi ascolta è evidente.
Da quel momento in poi, sempre la carriera di MGK, ha visto l’uscita del suo album esordio con questa nuova pelle Tickets to my Downfall, da cui è nata un’immagine e un estetica nuova per gli artisti a venire.
Un’altra artista che ha plasmato il suo percorso artistico è Willow Smith, (o WILLOW) che è nella scena musicale già da parecchio tempo, ma con lavori molto distanti dal suo ultimo – Lately I feel Everything.
Con l’estetica creata per entrambi i video di Transparent Soul (sempre in collaborazione con Travis Barker) si era intuita già una volontà a creare un atmosfera più cupa ed emotiva.
La particolarità è che la maggior parte di questi artisti hanno collaborato tra di loro, ed è come se fossero legati da una missione o un immaginario condiviso.
Ad esempio il prossimo artista che volevo citare è Kenny Hoopla, che a differenza degli ultimi due nominati non ha cambiato rotta da un percorso distante, ma la sua natura musicale era già quella. Anche lui, ha collaborato con Travis Barker, andrà in tour con MGK, e collaborerà con WILLOW.
Credo sia importante notare, che non c’è un’atmosfera di superiorità bensì di reale sostegno per i progetti altrui. Perché anche l’artista più “famoso”, che fa una collaborazione con un artista emergente “meno” famoso, rinasce con quella collaborazione. Scopre comunque un mondo nuovo, in continuo cambiamento.
Ciò che sta accadendo ora non è uno scimmiottare le vecchie canzoni o imitare quel genere ( che anche volendo sarebbe impossibile perché era tutt’altro periodo storico), ma sembrerebbe quasi una presa di coscienza di ciò che è stato. È come rinato, rimesso in vita.
Se si ascoltano molto bene i lavori degli artisti che ho appena citato, ma anche i The Girlfriends, MOD SUN, Poorstacy e Nothing Nowhere (per citarne alcuni), si intuisce un misto di tanti generi. A volte è un miscuglio tra la trap e il rock, altre volte ci sono solo le melodie malinconiche del pop- punk, mentre altre volte è tutto più classico.
Ciò che ha fatto rinascere questo genere di musica è stata la volontà di fondere gli stili per creare un genere che al momento è indefinito. La particolarità è l’espressione estetica oltre che musicale che ne esce fuori, che è ciò che sta cambiando lo stile e le tendenze. Il messaggio, a differenza di quelli espressi in passato, sembrano più rivolgersi al futuro, alla ricerca personale.
Ancora non sappiamo se tutto questo è un sintomo di nostalgia per il passato molto radicato, oppure se è un anticipazione di un cambiamento nel panorama musicale. In attesa di una risposta, ascoltiamo senza definizione.
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