Role Model – Blind
In questa fase della mia vita, non sento molto la necessità di spiegare come si sento. Provo un senso di blocco, sono incastrata in una serie di gabbie emotive, che non mi lasciano via di uscita nemmeno quando ho l’illusione di essere libera.
Sto facendo i conti con la mia sensibilità e con il mio grado di empatia. Auto analizzarsi e capire il mondo circostante, può essere estenuante alle volte. Vivere può esserlo.
Ti senti più acqua che corpo, sperando che quella nebbia un giorno diventi qualcosa di concreto.
La musica e i suoi significati però, vengono sempre in aiuto.
La mia introduzione non vuole essere un inno al mio malumore, forse solo mettere per iscritto un periodo così incerto e spaventoso per ricordarmi che ci sono passata.
L’artista di cui vi vorrei parlare si chiama Role Model, americano classe ‘97.

L’ho scelto in questo periodo perché ho trovato nei suoi testi e nel suo modo di esprimersi un qualcosa in comune (o forse più) con il periodo che sto attraversando.
Ho deciso di parlare in particolare del brano Blind.
Per quanto all’ascolto possa sembrare (musicalmente parlando) senza grandi particolarità in realtà cela dietro di sé una serie di significati molto profondi, che sono stati il riassunto di alcuni miei pensieri.
In questo brano, ha dichiarato lui stesso di aver parlato dell’innamoramento ai tempi dei social network.
Non una dinamica di like tattici e reaction alle stories.
Ma proprio quella situazione in cui provi una forte infatuazione per una persona che non hai mai visto, e con la quale non hai mai parlato. Dove si crea quello spazio, che non è più la realtà ma non è nemmeno pura fantasia perché ciò che provi è reale. Perché se senti qualcosa, qualsiasi essa sia, la senti perché c’è. Quindi esiste.
Ormai possiamo sapere molto di una persona, pur non avendola mai nemmeno incrociata per strada.
Ciò sembrerà un contro senso, ma permette una connessione di un altro livello.
Spirituale, di anime e allineamenti posseduti solo dall’universo.
Sembrerà una follia, ma quando ho sentito questo brano ho avuto una rassicurazione che non mi aspettavo. Sapere che qualcuno si fosse sentito come me, nello stessa tempesta di emozioni indecifrabili. È stato un abbraccio di cui non sapevo aver bisogno.
Credo che il titolo Blind sia proprio per questo, il non vedere il modo in cui ti stai approcciando a una situazione o alla conoscenza (che sia virtuale o fisica) di una persona. È forse un voler ignorare che una storia non comincerà nemmeno, ma che quello che senti quando pensi a quella sensazione di familiarità è più forte di qualsiasi struttura.
But you’re a little like me, same type
Cancels every date night
Stays home, never leaves
Just can’t find the energy
I stay pretty numb
Never fell for anyone
You seem similar
Always end up getting hurt
Si percepisce anche una volontà di rimanere nel proprio e non cercare necessariamente un contatto diretto. Vedere tutto con i propri occhi è ciò che all’esterno ci rende ciechi.
Role Model dimostra ciò che prova in un modo tutto suo, mischiando sensazioni interiori con contesti vissuti milioni di volte. Ci svela che siamo fatti di tantissime cose, un dettaglio può essere colto e apprezzato pur non avendolo visto fisicamente.
Per chi ha una mentalità più razionale e schematica sembreranno una marea di riflessioni poco consistenti, ma per chi ha un grande forza empatica sarà un luogo sicuro dove rifugiarsi.
prima di andare via, vi lascio il link dell’ep in cui è contenuto questo brano che potete ascoltare su Spotify.
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